Per maggiori dettagli rimandiamo al sito USRA.CA dove la tecnica è spiegata minuziosamente e dal quale anticipiamo questo video didattico:  https://youtu.be/iE9XbLDkLy8?list=PLA9GdUb_D_T0z8-ZW-q8Lg8jkg3mBOz4s

Come si può vedere dall’immagine che segue, con il blocco intermedio, facilmente l’anestetico diffonde verso la loggia vascolare anestetizzando i piani profondi e spesso il chirurgo riesce a completare l’intervento senza rinforzi.

Alcuni anestesisti procedono con l’ago verso i vasi e fanno un ulteriore infiltrazione perivascolare. Noi sconsigliamo tale manovra, in quanto aumenta il rischio di effetti collaterali come tachicardia da blocco del vago, difficoltà alla deglutizione da blocco del n. ipoglosso e riduzione del riflesso ipertensivo durante il clampaggio, fenomeno protettivo in questo tipo di procedura. E’ invece conveniente chiedere al chirurgo di infiltrare l’avventizia del vaso in particolare al livello del seno carotideo e nei punti in cui il paziente eventualmente riferisce fastidio.