Caso clinico – Blocco della fascia clavi-pettorale per chirurgia su frattura inveterata di clavicola

Introduzione

Il blocco della fascia clavi-pettorale (FCPB) è una tecnica emergente nel panorama dell’anestesia regionale per il trattamento delle fratture della clavicola. Presentiamo il caso di un giovane paziente sottoposto a chirurgia di riduzione e sintesi per frattura inveterata della clavicola destra, in cui il FCPB ha garantito eccellente anestesia intraoperatoria e analgesia post-operatoria, evitando il ricorso a blocchi più profondi.

Dettagli del caso clinico

  • Paziente: Maschio, 30 anni, ASA II
  • Diagnosi: Frattura traumatica inveterata della clavicola destra, con dolore intenso e marcata limitazione funzionale
  • Tecnica:
    • Sedazione pre-blocco: Midazolam e Ketamina EV a basse dosi
    • Blocco eseguito: Blocco della fascia clavi-pettorale (omolaterale), sotto guida ecografica
    • Materiali utilizzati: Ago Sonoplex Pajunk 50 mm con sistema NRFit
    • Anestetico locale: 15 ml di Mepivacaina 1% + 1 mEq di Sodio Bicarbonato, somministrati sia prossimalmente che distalmente al sito di frattura (totale 30 ml, pari a 300 mg di Mepivacaina + 2 mEq Bicarbonato)
    • Onset: 3 minuti, con scomparsa del dolore evocato da digitopressione e movimenti del cingolo scapolare
    • Effetti collaterali: Nessun blocco motorio

Intervento chirurgico

Posizione intraoperatoria in Beach Chair, sedazione continua con Profofol in TCI al sito effettore al dosaggio di 1-2 ng/ml, in respiro spontaneo con supporto O2 in maschera facciale 4 l/min e capnografia continua. Nessuna reazione del paziente alla incisione chirurgica. Eseguita osteotomia di riallineamento della frattura con successiva riduzione e sintesi con placca e viti. Durata totale intervento circa 1h con VAS 0. (Figura 1)

Figura 1: immagine riportante l’approccio chirurgico

Decorso post-operatorio

  • Analgesia multimodale avviata in sala operatoria: Paracetamolo + FANS
  • Controllo del dolore: NRS < 3 per le prime 48 ore post-operatorie
  • Complicanze: Nessuna

Descrizione della tecnica: Blocco della fascia clavi-pettorale (FCPB)

Il blocco della fascia clavi-pettorale (FCPB) è una tecnica, di recente descrizione e diffusione, ecoguidata di anestesia regionale che si sta rapidamente affermando come valida alternativa ai blocchi più profondi, come quello interscalenico, nella gestione anestesiologica e analgesica della chirurgia della clavicola.[1-3] Questa procedura prevede l’iniezione dell’anestetico locale nello spazio compreso tra la fascia clavi-pettorale (nota anche come fascia costoclavicolare) e il periostio della clavicola, sede in cui decorrono fibre sensitive provenienti dal plesso brachiale superiore e dal plesso cervicale superficiale, attraverso i nervi soprascapolari e sopraclavicolari. Il blocco di queste strutture garantisce un’adeguata copertura sensitiva per la chirurgia della clavicola (Figura 2).

Figura 2 illustrazione della tecnica descritta

Tra i principali vantaggi di questa tecnica, si evidenziano: la possibilità di evitare il blocco del nervo frenico, molto rilevante nei pazienti a rischio respiratorio;

  • l’assenza di blocco motorio, che consente una precoce mobilizzazione e valutazione neurologica post-operatoria;
  • l’onset molto rapido, con comparsa dell’effetto analgesico già dopo pochi minuti dalla somministrazione;
  • la natura superficiale e relativamente sicura della procedura, se eseguita sotto guida ecografica.

La tecnica si esegue con il paziente in posizione supina e il capo ruotato controlateralmente. Si utilizza una sonda lineare ad alta frequenza per visualizzare la clavicola in sezione trasversale. L’ago viene introdotto con approccio in-plane, generalmente in direzione medio-laterale o latero-mediale, e l’anestetico viene depositato nello spazio tra la fascia clavi-pettorale e il piano osseo della clavicola.

Discussione

Nel caso clinico descritto, è stato impiegato un ago ecoguidato da 50 mm e sono stati somministrati 15 ml di Mepivacaina 1% con bicarbonato sia prossimalmente che distalmente al sito di frattura (per un totale di 30 ml), con onset in circa 3 minuti e completo controllo del dolore. Questa tecnica si dimostra particolarmente utile non solo per l’anestesia intraoperatoria, ma anche per una gestione efficace del dolore post-operatorio, se integrata in un approccio multimodale. Questo caso evidenzia la validità del blocco della fascia clavi-pettorale come strategia anestesiologica e analgesica in alternativa al blocco interscalenico, con il vantaggio di ridurre il rischio di coinvolgimento del nervo frenico e di eventuali complicanze respiratorie, particolarmente rilevanti nei pazienti in respiro spontaneo. L’onset rapido e l’assenza di blocco motorio hanno permesso un’eccellente gestione del dolore perioperatorio, mantenendo al contempo la funzionalità motoria del paziente e favorendo un recupero più rapido.

Take-home messages

  • Il FCPB può essere un’alternativa efficace e sicura in chirurgia della clavicola
  • Onset rapido, ottimo profilo analgesico, senza blocco motorio
  • Tecnica ideale in anestesia combinata con sedazione e in pazienti con rischio respiratorio
  • Utile anche in contesto di analgesia multimodale post-operatoria

Autori

Tommaso Guzzi1, Gabriele Melegari1, Matilde Milani1, Fabio Gazzotti1

  • Anestesia e Rianimazione II – AOU Policlinico di Modena

Riferimenti Bibliografici

  1. Ryan DJ, Iofin N, Furgiuele D, Johnson J, Egol K: Regional anesthesia for clavicle fracture surgery is safe and effective. J Shoulder Elbow Surg 2021, 30(7):e356-e360.
  2. Lee CCM, Lua CB, Peng K, Beh ZY, Fathil SM, Hou JD, Lin JA: Regional Anesthetic and Analgesic Techniques for Clavicle Fractures and Clavicle Surgeries: Part 2-A Retrospective Study. Healthcare (Basel) 2022, 10(10).
  3. De Cassai A, Behr A, Bugada D, Canzio D, Capelleri G, Costa F, Danelli G, De Angelis G, Del Buono R, Fattorini F et al: Anesthesiologists ultrasound-guided regional anesthesia core curriculum: a Delphi consensus from Italian regional anesthesia experts. J Anesth Analg Crit Care 2024, 4(1):54.